Potrei descrivertela ad occhi chiusi la geografia di quello che i francesi chiamano “Sud“, la costa che parte con la virgola di Mentone e il suo porto che sembra guardare l’Italia con nostalgia e si spinge cangiante fino a Marsiglia, appassionata e violenta, seducente e lasciva, densa di contrasti e contraddizioni come solo una città che racchiude in sè il giro del mondo di etnie sa fare.
Ogni anno, da 26 anni, imbocco l’autostrada ad Arezzo e la percorro fino al confine, per poi proseguire fino dove l’ispirazione mi trascina. Non mi ero mai soffermata a Hyères, nè avevo mai esplorato la Presq’île (penisola) di Giens. Questo fazzoletto che non sembra più terra ma che non è ancora mare, con capoluogo una cittadina poco nota al turismo di massa mi ha subito fatto innamorare di sè. Allora voglio darti almeno 10 piccole ragioni per organizzare qui le tue vacanze, con la famiglia, gli amici o in coppia. 10 consigli su cosa fare a Hyères e dintorni ed assieme 10 motivi per tornare: per vederli tutti apri la lista a tendina e divertiti a costruire la tua vacanza a Hyères navigando tra le mie idee!
Rilassarsi all’ombra di piante esotiche nei giardini di Hyères
“Les Palmiers” è il suo secondo nome, conquistato per via dei lunghi viali di palme che caratterizzano la città nuova. Ma Hyères è sempre stata la “ville fleurie“, città fiorita. In passato era famosa per i suoi aranci, limoni e fiori d’arancio qui coltivati in giardini, orti e nelle colline circostanti grazie ad un clima particolarmente mite durante tutto l’arco dell’anno. Raccolti prima della piena maturazione gli agrumi venivano poi spediti in tutta la Francia finchè il sopraggiungere di inverni sempre più rigidi, l’introduzione delle palme e la concorrenza dei prezzi bassi spagnoli non hanno determinato il progressivo abbandono di queste coltivazioni. Un peccato, davvero, anche se Hyères ha conservato la sua antica passione per la flora ed è attualmente la cittadina del Var che custodisce il più alto numero di giardini botanici a disposizione della popolazione: oasi di specie vegetali più o meno rare, esotiche e mediterranee ma soprattutto momenti di quiete tra il profumo della flora e la calura estiva.
Ti ho già parlato del giardino cubista Saint Bernard con le sue terrazze ombreggiate dalla incredibile vista sul litorale che contorna Villa Noailles. Poco sopra la villa il parco del Castel Sainte-Claire accanto all’omonimo castello fu l'”angolo di paradiso” della romanziera americana Edith Warthon: aspetto più piacevolmente “selvaggio“, profumi e colori mediterranei tra le singolari architetture medioevali che accompagnano la visita. I bambini si divertiranno moltissimo al Parc Olbius Riquer, grande parco botanico dove alternare un giro in pony o sul trenino con la scoperta delle più belle specie di piante esotiche provenienti dall’Asia, dal Cile e dall’America Latina assieme ad anatre, uccelli e pavoni.