Potrei descrivertela ad occhi chiusi la geografia di quello che i francesi chiamano “Sud“, la costa che parte con la virgola di Mentone e il suo porto che sembra guardare l’Italia con nostalgia e si spinge cangiante fino a Marsiglia, appassionata e violenta, seducente e lasciva, densa di contrasti e contraddizioni come solo una città che racchiude in sè il giro del mondo di etnie sa fare.
Ogni anno, da 26 anni, imbocco l’autostrada ad Arezzo e la percorro fino al confine, per poi proseguire fino dove l’ispirazione mi trascina. Non mi ero mai soffermata a Hyères, nè avevo mai esplorato la Presq’île (penisola) di Giens. Questo fazzoletto che non sembra più terra ma che non è ancora mare, con capoluogo una cittadina poco nota al turismo di massa mi ha subito fatto innamorare di sè. Allora voglio darti almeno 10 piccole ragioni per organizzare qui le tue vacanze, con la famiglia, gli amici o in coppia. 10 consigli su cosa fare a Hyères e dintorni ed assieme 10 motivi per tornare: per vederli tutti apri la lista a tendina e divertiti a costruire la tua vacanza a Hyères navigando tra le mie idee!

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Divertirsi a più non posso al parco divertimenti tra le saline

Un parco divertimenti regala sempre qualcosa d’indimenticabile, poco importa l’età. Se a poca distanza può anche tramutarsi nella simpatica soluzione ad una serata in cui l’esigenza è quella di rendere la vacanza memorabile senza incrementare le ore di guida che separerebbero da una qualunque località nei dintorni. Così l’ultima sera, proprio per evitare d’incrementare un tragitto di rientro già lungo 8 ore, anche io ho deciso di concedermi una serata di puro divertimento a Magic World, il parco divertimenti immerso tra le saline di Hyères, aperto in estate ogni giorno dalle 20.00 alle 2.00.

Il parco divertimenti Magic World tra le saline di Hyères – © Carlotta A. Buracchi

Attrazioni per tutti e food trucks per mangiare nel più puro stile parco divertimenti: hamburger, pizza, patatine fritte, crêpes e zucchero filato, che i francesi chiamano “barbapapa“. Per una volta uno strappo alla regola della cucina salutare me lo concedo con un cartoccio di patatine a mezzanotte per colmare il vuoto allo stomaco dopo l’attrazione più paurosa ed allo stesso tempo estasiante su cui io sia mai salita: “Vertical Limit“, una sorta di martello rotante che ti porta a 40 metri d’altezza a godere – tra l’altro – di un panorama d’eccezione quando il sole sta per tramontare sugli acquitrini: da fare solo se davvero non ti spaventa nulla! La più divertente invece la casa dalle pareti di vetro, dove ti sfido a ritrovare l’uscita attraverso un percorso a prova di pazienza! Unica avvertenza: scegli poche attrazioni e porta dietro il portafoglio, che le giostre si pagano singolarmente e non sono affatto economiche!

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Carlotta Andrea Buracchi Bresciani
Figlia di produttori di vino col pallino per la lettura (libri letti più di 3900!) ed accanita scrittrice. Mi occupo di grafica, content marketing e comunicazione sul web. Scrivo di cibo e turismo, curo il marketing per "Ultimo", l'ultimo vino di famiglia e... sogno di diventare giornalista enogastronomica!