Potrei descrivertela ad occhi chiusi la geografia di quello che i francesi chiamano “Sud“, la costa che parte con la virgola di Mentone e il suo porto che sembra guardare l’Italia con nostalgia e si spinge cangiante fino a Marsiglia, appassionata e violenta, seducente e lasciva, densa di contrasti e contraddizioni come solo una città che racchiude in sè il giro del mondo di etnie sa fare.
Ogni anno, da 26 anni, imbocco l’autostrada ad Arezzo e la percorro fino al confine, per poi proseguire fino dove l’ispirazione mi trascina. Non mi ero mai soffermata a Hyères, nè avevo mai esplorato la Presq’île (penisola) di Giens. Questo fazzoletto che non sembra più terra ma che non è ancora mare, con capoluogo una cittadina poco nota al turismo di massa mi ha subito fatto innamorare di sè. Allora voglio darti almeno 10 piccole ragioni per organizzare qui le tue vacanze, con la famiglia, gli amici o in coppia. 10 consigli su cosa fare a Hyères e dintorni ed assieme 10 motivi per tornare: per vederli tutti apri la lista a tendina e divertiti a costruire la tua vacanza a Hyères navigando tra le mie idee!

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Scoprire la storia del sale nelle saline di Hyères e Giens

La storia della cittadina di Hyères gira attorno al sale, elemento che per primo ne coglie la particolare unicità. Tra le più rare al mondo la cittadina di Hyères possiede nel suo territorio una penisola collegata alla terraferma da un doppio “tombolo“, formazione geologica di sabbia e detriti alluvionali pressoché unica dove l’acqua si mescola alla terra stemperandosi in essa e dando vita ad un ambiente naturale che favorisce l’accumulo del sale marino. 

Le prime saline ad essere create sono le Vieux Salins, nell’omonimo quartiere sulla terraferma, oggi luogo privilegiato per decine di specie di uccelli migratori che ogni anno le eleggono a sito di ristoro prima di dirigersi verso i paesi tropicali. Nel lontano 1848 la domanda di sale aumenta e la famiglia Gérard crea un secondo sito di raccolta del sale, le attuali Salines des Pesquiers sulla penisola che si ricollega alla terraferma. Oggi le saline sono una riserva naturale ma anche un sito di scoperta del territorio e d’immersione nella natura. Visite guidate vengono organizzate sia nel sito delle Vecchie Saline che alle Salines des Pesquiers, alle quali si accede dall’ingresso situato nel quartiere La Capte con un suggestivo percorso di esplorazione libera o guidata a piedi o in bici che percorre sentieri appositamente creati tra le acque per favorire il contatto con il peculiare ambiente naturale e storico delle saline di Giens.

I paesaggi da lasciare senza fiato sotto ad un cielo cangiante, la distesa di fenicotteri rosa, aironi, uccelli lacustri di circa 200 specie diverse ma soprattutto la storia che emanano questi luoghi attrae come una calamita. La Route du sel percorre il tombolo ovest, costeggiato dalla lunga spiaggia dell’Almanarre di cui ti ho parlato al punto 1. Molto frequentata d’estate ed inaccessibile ai veicoli in inverno, questa strada è l’itinerario ideale per appassionati e neofiti di birdwatching. Ho avuto l’occasione di percorrerla al tramonto e ti suggerisco di fare la stessa esperienza: rimarrai estasiato quando il sole cala sulle saline ed i riflessi dorati del sole calante si mescolano alle sagome eleganti dei fenicotteri che passeggiano indisturbati sulle acque.

Tramonto sulle Salines des Pesquiers da La Capte, Hyères, Presq'île de Giens
Tramonto sulle Salines des Pesquiers da La Capte, Hyères, Presq’île de Giens – © Carlotta A. Buracchi
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Carlotta Andrea Buracchi Bresciani
Figlia di produttori di vino col pallino per la lettura (libri letti più di 3900!) ed accanita scrittrice. Mi occupo di grafica, content marketing e comunicazione sul web. Scrivo di cibo e turismo, curo il marketing per "Ultimo", l'ultimo vino di famiglia e... sogno di diventare giornalista enogastronomica!