Potrei descrivertela ad occhi chiusi la geografia di quello che i francesi chiamano “Sud“, la costa che parte con la virgola di Mentone e il suo porto che sembra guardare l’Italia con nostalgia e si spinge cangiante fino a Marsiglia, appassionata e violenta, seducente e lasciva, densa di contrasti e contraddizioni come solo una città che racchiude in sè il giro del mondo di etnie sa fare.
Ogni anno, da 26 anni, imbocco l’autostrada ad Arezzo e la percorro fino al confine, per poi proseguire fino dove l’ispirazione mi trascina. Non mi ero mai soffermata a Hyères, nè avevo mai esplorato la Presq’île (penisola) di Giens. Questo fazzoletto che non sembra più terra ma che non è ancora mare, con capoluogo una cittadina poco nota al turismo di massa mi ha subito fatto innamorare di sè. Allora voglio darti almeno 10 piccole ragioni per organizzare qui le tue vacanze, con la famiglia, gli amici o in coppia. 10 consigli su cosa fare a Hyères e dintorni ed assieme 10 motivi per tornare: per vederli tutti apri la lista a tendina e divertiti a costruire la tua vacanza a Hyères navigando tra le mie idee!
Esplorare le isole Porquerolles, Levant e Port Cros
Con le loro rocce a picco sul mare, le baie tranquille ed una vegetazione da fare invidia alla costa, le isole antistanti Hyères sono la meta ideale per una giornata di relax, mare e natura. Porquerolles, la più grande, si raggiunge in una ventina di minuti con il traghetto che parte dal porto de La Tour Fondue (A/R €19,50 a persona e €16,80 fino ai 26 anni) dove si trovano anche ben 3 parcheggi per lasciare l’auto. É sormontata dal Fort St. Agathe con annesso un romantico mulino tipicamente provenzale e circondata da freschi boschi e spiagge sabbiose. I più romantici non devono farsi sfuggire una notte in albergo o in una delle numerose chambres d’hôtes dell’isola. Suggestivo L’Arche de Porquerolles con ristorante affacciato sul porto, che la sera si anima di spensieratezza marinara. Pesce freschissimo anche nella piazzetta del villaggio, in carta al ristorante Le Porquerollais che riprende gli interni in legno di una nave. Gli enoturisti avranno occasione di scoprire i vini ottenuti da uve Syrah, Mourvèdre, Grenache, Tibouren, Sèmillon, Cinsault ed altrettante varietà coltivate in un territorio ricco e peculiare come quello dell’isola che col suo clima temperato non “cuoce” le uve ma dona ai vini un retrogusto appena dolciastro. Tre le cantine dove degustare rossi, rosati e bianchi d’appellazione AOC, dove il frutto si mescola a potenti sentori floreali e note tipicamente marine e minerali: Domaine de l’Île, Domaine Perzinsky e la biologica Domaine de la Courtade dietro l’omonima spiaggia. Da non perdere un tuffo nella bianca spiaggia di Notre Dame raggiungibile in bici o a piedi, sovrastata dal Fort de la Repentance, oggi suggestivo monastero dedicato a Santa Maria Egiziaca ed abitato da una comunità di eremiti ortodossi, con interni che colpiscono per le loro icone dai colori intensi e drammatici.
Più aspra e collinosa l’isola di Port Cros che si raggiunge dal porto St-Pierre di Hyères (A/R €28,50 a persona e ridotto fino ai 12 anni). Qui la fitta macchia di radiche, pini ed eucalipti rende in certi tratti difficile anche l’esplorazione a piedi. Se però vuoi godere di un panorama straordinario sali fino al Fort de l’Estissac o imbocca il Sentier des Plantes che ti condurrà fino alla bellissima Plage de la Palud, regno indiscusso dei subacquei. Partenza dal porto St-Pierre al prezzo di €28,10 A/R (con ridotto fino ai 13 anni) anche per l’isola di Levant, famosa per la sua colonia nudista fondata nel 1931, la più antica di Francia. Se decidete di visitare l’isola sappiate che mentre nel villaggio si deve restare vestiti, il naturismo è obbligatorio nella spiaggia Les Grottes, l’unica accessibile dell’isola.