Potrei descrivertela ad occhi chiusi la geografia di quello che i francesi chiamano “Sud“, la costa che parte con la virgola di Mentone e il suo porto che sembra guardare l’Italia con nostalgia e si spinge cangiante fino a Marsiglia, appassionata e violenta, seducente e lasciva, densa di contrasti e contraddizioni come solo una città che racchiude in sè il giro del mondo di etnie sa fare.
Ogni anno, da 26 anni, imbocco l’autostrada ad Arezzo e la percorro fino al confine, per poi proseguire fino dove l’ispirazione mi trascina. Non mi ero mai soffermata a Hyères, nè avevo mai esplorato la Presq’île (penisola) di Giens. Questo fazzoletto che non sembra più terra ma che non è ancora mare, con capoluogo una cittadina poco nota al turismo di massa mi ha subito fatto innamorare di sè. Allora voglio darti almeno 10 piccole ragioni per organizzare qui le tue vacanze, con la famiglia, gli amici o in coppia. 10 consigli su cosa fare a Hyères e dintorni ed assieme 10 motivi per tornare: per vederli tutti apri la lista a tendina e divertiti a costruire la tua vacanza a Hyères navigando tra le mie idee!
Respirare il medioevo visitando Hyères
Hyères, antica stazione di posta templare nonchè il più vecchio luogo di villeggiatura della costa, conserva nel suo centro storico i migliori scorci di un medioevo che si confonde con i resti del proprio più antico passato. La Vieille ville si sviluppa sul fianco della collina Casteou ed è una piacevolissima gita: le sue piccole strade colorate, tra persiane scrostate dal sole, archi di pietra e solai in legno; i vicoli fioriti di ciottoli che salgono verso il castello, l’atmosfera rilassata del Sud valgono da soli un pomeriggio di visita. Rue Massillon, l’arteria principale è costellata di negozi di libri, di cartoline e souvenir, di specialità gastronomiche dove fermarsi ad assaporare il gusto che incrocia la Costa e la Provenza. S’imbocca dall’arco che si apre su Place Georges Clemenceau. Suggestive anche le vie minori che s’affacciano ai lati: in particolare Rue des Porches, un percorso all’ombra delle volte ricavate sotto i palazzi.
Tutte conducono in Place Massillon, vivacissima all’ora dell’aperitivo con i suoi café e bistrot con vista sull’antica Torre templare Saint Blaise. Da qui parte il percorso in salita che porta al castello dei signori di Fos, al giardino cubista Saint Bernard con le sue terrazze ombreggiate dalla vista sulla costa ed alla Villa Noailles: innovativa, moderna con le sue forme geometriche e la luce che penetra dalle grandi finestre modulari. É un rinomato centro di arte, design e fotografia che tutto l’anno propone un ricco calendario di eventi, consultabile sul proprio sito web.
Per non lasciarti sfuggire neppure un’emozione concludi la visita al porto Saint Pierre, quando il sole cala sul mare illuminando l’acqua con bagliori d’oro e sfumature color pesca, poi imbocca la Route du Sel sul finire del giorno, con le sagome dei fenicotteri illuminate dagli ultimi raggi e le nuvole che per l’ultima volta si specchiano nelle saline.