Potrei descrivertela ad occhi chiusi la geografia di quello che i francesi chiamano “Sud“, la costa che parte con la virgola di Mentone e il suo porto che sembra guardare l’Italia con nostalgia e si spinge cangiante fino a Marsiglia, appassionata e violenta, seducente e lasciva, densa di contrasti e contraddizioni come solo una città che racchiude in sè il giro del mondo di etnie sa fare.
Ogni anno, da 26 anni, imbocco l’autostrada ad Arezzo e la percorro fino al confine, per poi proseguire fino dove l’ispirazione mi trascina. Non mi ero mai soffermata a Hyères, nè avevo mai esplorato la Presq’île (penisola) di Giens. Questo fazzoletto che non sembra più terra ma che non è ancora mare, con capoluogo una cittadina poco nota al turismo di massa mi ha subito fatto innamorare di sè. Allora voglio darti almeno 10 piccole ragioni per organizzare qui le tue vacanze, con la famiglia, gli amici o in coppia. 10 consigli su cosa fare a Hyères e dintorni ed assieme 10 motivi per tornare: per vederli tutti apri la lista a tendina e divertiti a costruire la tua vacanza a Hyères navigando tra le mie idee!

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Immergersi nei sentieri sul litorale per scoprire spiagge poco frequentate

Il sentiero del litorale si snoda per circa 20 chilometri attraverso spiagge, scogli e boschetti che costellano la Presq’île de Giens. É percorrendo questo stretto sentiero, tra la vegetazione profumata di resina ed eucalipto e l’acquamarina che diventa cobalto, oltremare e poi argento che ho scoperto i panorami più spettacolari e le calette più silenziose. Nel tratto che ti consiglio non avrai bisogno di attrezzatura da trekking: scalini scolpiti nella roccia, corrimano ed un fondo in pietra, sabbia o terra battuta ti consentiranno di raggiungere le spiagge più belle con le ciabatte ai piedi ed il telo in spalla.

Presq'île de Giens, sentiero sul litorale
Presq’île de Giens, sentiero sul litorale – © Carlotta A. Buracchi

Parti dalla Plage de la Badine ed attraversa gli scogli sulla destra. Incontrerai prima la Plage de l’Estanci quindi un’altra spiaggia più umida e fresca. Continua lungo il sentiero che qui inizia a salire, dopo poche curve sarai solo in compagnia di un panorama emozionante. Puoi fermarti subito in una delle piccole calette sotto di te, adatte ad ospitare al massimo una coppia oppure proseguire più avanti fino alla suggestiva Plage Lou Plantié dove il sole lascia spazio a qualche angolo di rilassante ombra ed il fondo invita a piacevoli immersioni. Il sentiero continua fino ad un’altra spiaggia sabbiosa, la Plage de La Bauma per risalire nell’interno fino a raggiungere la Punta de La Badine, costellato di altrettante calette straordinarie, alcune ahimè private.

Altro tratto di sentiero l’ho imboccato dal porto de La Tour Fondue, sulla punta della penisola, lasciando l’auto al parcheggio per l’imbarco verso le isole d’oro. Poche centinaia di metri lungo lo Chemin du Bouvet mi hanno portata a scoprire altre tre bellissime spiagge collegate attraverso il sentiero, la Plage du Bouvet quindi la Plage des Cyprès e la Plage de la Batterie davanti al suggestivo ‘Scoglio del Gabbiano‘ (Écueil du Gabian). Sono convinta che i due tratti di sentiero si uniscano ma non ho potuto verificare di persona: se ti capitasse di scoprirlo fammi sapere com’è andata la tua passeggiata!

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Carlotta Andrea Buracchi Bresciani
Figlia di produttori di vino col pallino per la lettura (libri letti più di 3900!) ed accanita scrittrice. Mi occupo di grafica, content marketing e comunicazione sul web. Scrivo di cibo e turismo, curo il marketing per "Ultimo", l'ultimo vino di famiglia e... sogno di diventare giornalista enogastronomica!