Una Francia che non t’aspetti, che si scopre simile, sorella. Tradizioni, modi di dire, saperi comuni divisi solo da una lingua, i cui echi lontani ricordano i nostri porti e valichi, i nostri confini. La esploro questa Francia con l’occhio nel mirino della macchina fotografica, che corre al cielo lungo le guglie, gli archi delle sue Chiese maestose e spettacolari; che accarezza i profili di pietra delle case basse, degli eleganti palazzi o la linea rigorosa dei vigneti; che si perde nella linea dell’orizzonte dal finestrino del mio treno, dove le montagne del Sud si gettano sul mare, tra la rossa roccia e le acque o dove l’ombra di un pascolo interrompe la bianca neve del Massiccio centrale. Con le mani sempre alla ricerca del taccuino dove appuntare nomi, indirizzi, storie e con il palato sempre pronto ad assaporare una nuova emozione, da gustare ad occhi chiusi…
Qui ti racconterò la mia Francia, dove la bellezza si manifesta nei gesti più semplici e lo stupore ti colpisce nelle simiglianze. Sei pronto a partire?