Ci sono treni per tutto.
Treni per andarsene. Treni per tornare.
Treni per scoprire. Treni per scoprirsi.
Per riscoprire, per conoscere, per sognare.
Treni che ti portano lontano e treni che ti avvicinano.
Ci sono treni per meravigliarsi e per lasciarsi meravigliare.
Treni su cui salirai e treni da cui scendere subito.
Treni in cui vorresti che il viaggio non finisse mai e treni in cui non vedi l’ora di scorgere la tua stazione.

Il fascino struggente dei binari...
Il fascino struggente dei binari… – © Carlotta A. Buracchi

Ci sono treni che vorresti aver preso e treni che hai perso.
Treni che ti hanno portato lontano e treni che ti hanno portato da te.
Treni che vorresti aver perduto e treni sui quali non salirai mai.
Treni sui quali hai pianto, hai sognato, hai sofferto, hai baciato, hai riso, hai scazzato, hai studiato, hai chiuso gli occhi, hai progettato il futuro…
Treni in cui hai perso la fermata e treni che non sei riuscita a prendere.
Ci sono treni sui quali inizialmente non eri sicura di salire, per poi scoprire che è stata la miglior cosa che avessi mai potuto fare…

Il suggestivo treno del Casentino, che collega Arezzo a Pratovecchio-Stia
Il suggestivo treno del Casentino, che collega Arezzo a Pratovecchio-Stia – © Carlotta A. Buracchi
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Carlotta Andrea Buracchi Bresciani
Figlia di produttori di vino col pallino per la lettura (libri letti più di 3900!) ed accanita scrittrice. Mi occupo di grafica, content marketing e comunicazione sul web. Scrivo di cibo e turismo, curo il marketing per "Ultimo", l'ultimo vino di famiglia e... sogno di diventare giornalista enogastronomica!